Admissio ad ordines nel Seminario Redemptoris Mater di Galilea
KORAZIM- Mercoledì 22 aprile ha avuto luogo, presso la Chiesa della Domus
Galilaeae, una Celebrazione Eucaristica presieduta da Mons. Giacinto-Boulos
Marcuzzo. Al suo interno, due seminaristi del Redemptoris Mater di Galilea sono
stati ammessi agli Ordini Sacri: Mateo Alvarez Serna e Francisco Aragón Bueno,
entrambi originari della Colombia.
Mateo e Francisco Si preparano a essere presbiteri diocesani del Patriarcato
Latino di Gerusalemme, con la peculiarità di essere missionari, inviati dalla
Chiesa di Terra Santa dovunque vi fosse necessità.
Alla celebrazione erano presenti vari sacerdoti che svolgono il loro ministero
in Terra Santa (tra i quali il fratello di Francisco, don Juan David), alcune
religiose, i fratelli e le sorelle delle comunità neocatecumenali, nelle quali i
due seminaristi fanno il Cammino, provenienti per lo più dai villaggi di Fassuta
e ‘Ailaboun, e le comunità della Domus Galilaeae, della Domus Mamre
(Gerusalemme) e del Seminario.
Nella sua omelia, Mons. Marcuzzo, ha esposto innanzitutto la profondità
teologica di alcuni temi fondamentali del Vangelo di Giovanni, rimarcando,
rivolto ai seminaristi in particolare, che tutto, perfino le circostanze
più ordinarie della vita, deve essere incentrato su Gesù Cristo e sulla
conoscenza della sua persona.
In seguito, il Vescovo si è soffermato in modo toccante sull’importanza di
alcuni «segni dei nostri tempi», primo fra essi il martirio subito da
numerosi dei nostri fratelli in Medio Oriente. Egli ha evidenziato che non
si può restare indifferenti dinanzi a tale realtà, che tuttavia va interpretata
alla luce della fede e della risurrezione di Cristo, considerando che il sangue
dei martiri è sempre seme di nuovi cristiani.
Il secondo segno, non di minore importanza, è l’imminente canonizzazione di
due sante provenienti dalla Terra Santa, fonte di gioia per la sua Chiesa,
due donne così diverse nelle loro personalità, eppure così unite nella santità
di vita: Maria di Gesù Crocifisso (Mariam Baouardy), monaca professa dell’Ordine
dei Carmelitani Scalzi, e Maria Alfonsina Danil Ghattas, religiosa e fondatrice
delle Suore del Rosario.
Infine, il Vescovo ha rivolto una parola di esortazione ai due giovani a
continuare con coraggio il loro cammino, approfittando del tempo prezioso di
formazione in seminario, per conoscere profondamente Gesù Cristo, non
solo attraverso l’esperienza di fede, di primaria importanza, ma anche
tramite lo studio costante e un lavoro di seria preparazione («Studiate,
studiate, studiate!», è stato il suo accorato invito ai seminaristi).
La celebrazione si è svolta in un clima di gioia pasquale e di gratitudine al
Signore, che continua a chiamare forze nuove per la sua Chiesa. A essa è seguito
un gioioso banchetto, con canti e mabruk ai due seminaristi ammessi.
Radici
in Terra Santa
missionari per il mondo.
Quattro nuovi
presbiteri diocesani e missionari del Patriarcato Latino di
Gerusalemme
Inviato il
Passa ancora per
Nazareth, dove Gesù è cresciuto alla scuola di Maria e Giuseppe,
la missione che si estende fino ai confini della terra. Così è
avvenuto sabato 14 giugno per quattro diaconi, formatisi nel
seminario Redemptoris Mater della Galilea, che sono stati
ordinati presbiteri nella Basilica dell’Annunciazione, nella
Solennità della SS. Trinità.
La celebrazione è stata
presieduta dal patriarca di Gerusalemme dei latini monsignor
Fouad Twal. Ha concelebrato il vescovo ausiliare e vicario
patriarcale per Israele, residente a Nazareth, monsignor
Giacinto-Boulos Marcuzzo.
I quattro sacerdoti diocesani,
che hanno ricevuto la loro vocazione nel Cammino
Neocatecumenale, sono incardinati nel Patriarcato latino di
Gerusalemme e nel contempo missionari, pronti a essere inviati
in qualunque parte del mondo, in particolare nel Medio Oriente,
a servizio della nuova evangelizzazione.
Già nella strada che li ha
condotti a questa tappa decisiva è possibile rintracciare i
segni della missione. Davide Meli, trent’anni, primo di undici
figli, architetto, fin da piccolo ha vissuto negli Stati Uniti,
perché la sua famiglia era lì in missione. In quest’ultimo anno
di formazione ha servito la parrocchia di Al Huson in Giordania.
Il ventinovenne Paolo Alfieri, proveniente da Nettuno (Italia),
laureato in lettere classiche, ha esercitato invece la sua
diaconia nella parrocchia di Shefa‘amr, in Galilea. Coetanei
sono i due ordinandi provenienti dall’America Latina: Juan David
Aragón Bueno, colombiano, e Leandro Setuval, brasiliano. Hanno
esercitato il loro diaconato rispettivamente nella parrocchia di
Smakie in Giordania e di Bir Zeit in Palestina.
Un ultimo importante momento di
formazione è stato il pellegrinaggio di Papa Francesco in Terra
Santa. I neo-sacerdoti non dimenticheranno certo che a meno di
venti giorni dalla loro ordinazione hanno avuto l’onore di
servire come diaconi nelle liturgie presiedute dal Papa ad Amman
e a Betlemme.
La liturgia dell’ordinazione è
stata una grande festa non solo per la Galilea. Vi hanno
partecipato, oltre ai 35 seminaristi del Redemptoris Mater e ai
familiari e alle comunità dei candidati, una quarantina di
presbiteri e numerosi religiosi e religiose della Terra Santa, i
fratelli e le sorelle in missione della Domus Galilaeae (il cui
direttore, don Rino Rossi, ha concelebrato), circa 500
neocatecumenali e molti fedeli delle parrocchie provenienti
dalle comunità della Galilea, della Palestina, della Giordania e
di Gerusalemme.
All’inizio della celebrazione, il
rettore del Seminario, don Francesco Giosuè Voltaggio, ha
menzionato l’enorme grazia concessa da Dio agli ordinandi di
pronunciare il loro “Eccomi!” nello stesso luogo ove l’ha
pronunciato la Santa Vergine Maria, l’umile di Nazaret.
Il Patriarca, rivolgendo la sua
parola di augurio ai neo-ordinati, ha ripreso le parole di Papa
Francesco nell’incontro con i sacerdoti, i religiosi e i
seminaristi di Terra Santa, che ha avuto luogo nella Basilica
del Getsemani, ove il Santo Padre ha rimarcato la sproporzione
fra la grandezza della vocazione e la nostra fragilità. Di
seguito, il Patriarca ha invitato con forza i novelli sacerdoti
a non avere paura: non saranno mai soli, poiché il Signore sarà
con loro, così come le loro comunità e la chiesa in Terra Santa.
Un festoso banchetto ha seguito
la celebrazione, allietato dalla presenza di monsignor Marcuzzo,
che ha voluto offrire un dono ai presbiteri e un affettuoso
augurio alle loro famiglie, e da canti in arabo e in varie
lingue del mondo.
Gli ultimi trenta giorni,
benedetti dalla visita del Papa in Terra Santa, sono stati un
tempo straordinario per il Redemptoris Mater, che accoglie anche
seminaristi provenienti dalle chiese cattoliche orientali. Il 18
maggio, in una liturgia presieduta da monsignor Joseph Jules
Zrey, vescovo greco-cattolico di Gerusalemme, e alla presenza di
monsignor Moussa El-Hage, arcivescovo maronita di Haifa e della
Terra Santa, è stato conferito a due seminaristi provenienti
dalla Galilea, Shadi Jozen di Me‘elia e Rami Dakwar di Fassuta,
il lettorato nel rito greco-cattolico, mentre un giovane di
origine libanese e residente in Israele, Rodi Noura, è stato
ordinato cantore e lettore secondo il rito maronita.
Pier Luigi Fornari,
giornalista di Avvenire, Italia
Domenica 9 giugno 2013 ,PRIME ORDINAZIONI SACERDOTALI AL SEMINARIO REDEMPTORIS
MATER
Home »
Diocesi » Ordinazione di due nuovi sacerdoti provenienti dal seminario
Redemptoris Mater di Galilea
Ordinazione di due nuovi sacerdoti provenienti dal seminario Redemptoris Mater
di Galilea
Scritto il giu 12, 2013 a
Diocesi, Notizie della diocesi,
Slide
GALILEA – Domenica 9 giugno, Festa di S. Efrem il Siro e
anniversario dell’ordinazione sacerdotale del Beato Charles de Foucauld, il
Patriarca Mons. Fouad Twal ha ordinato due nuovi presbiteri per il Patriarcato
Latino di Gerusalemme, provenienti dal Seminario “Redemptoris Mater” della
Galilea: Carlos Ceballos Medina, originario della Bolivia, e Cristian David
Carreño Hinestrosa, originario della Colombia.
I due sacerdoti novelli hanno esercitato il loro ministero
diaconale rispettivamente nelle parrocchie latine di Smakieh (Giordania) e di
Bir Zeit (Palestina). Da poco sono stati nominati vicari parrocchiali di
Sweifieh (Amman) e di Fuhais, in Giordania
Al rito di Ordinazione, che avuto luogo nel Centro
Internazionale “Domus Galilaeae”, hanno concelebrato i seguenti Vescovi: Mons.
Elias Chacour, Arcivescovo greco-cattolico della Galilea; Mons. Yousef Jules
Zrey, Vescovo greco-cattolico di Gerusalemme; Mons. Ignace Boutros Abd-el-Ahad,
Patriarca emerito siro-cattolico
La liturgia, svoltasi in arabo, è stata celebrata in un clima di
grande gioia e gratitudine al Signore. All’inizio della celebrazione, d.
Francesco Giosuè Voltaggio, rettore del Seminario, ha presentato l’assemblea.
Erano presenti, oltre ai formatori del seminario, d. Rino Rossi e l’équipe
responsabile del Cammino Neocatecumenale in Terra Santa, i due padrini dei due
sacerdoti, d. Louis Hazboun e d. Vito Vacca, il Rettore del Seminario
Patriarcale di Bet Jala, d. Adib Zoomot, accompagnato da alcuni seminaristi, il
Cancelliere del Patriarcato, d. George Ayoub, e vari parroci della Terra Santa,
sacerdoti latini e greco-cattolici e greco-ortodossi, religiosi e religiose,
membri di vari movimenti ecclesiali, alcune autorità civili e circa cinquecento
fedeli della Terra Santa
Alla celebrazione hanno partecipato anche alcuni familiari dei
due presbiteri e una rappresentanza dei fratelli delle comunità neocatecumenali
in cui è nata la loro vocazione. Incardinati nel Patriarcato Latino di
Gerusalemme, i due sacerdoti sono nello stesso tempo diocesani, a servizio della
chiesa locale, e missionari, disposti a essere inviati dal Patriarca alle chiese
in necessità del Medio Oriente e del mondo intero. Mons. Fouad Twal, infatti, ha
voluto erigere tale seminario, affinché la chiesa madre di Gerusalemme dia il
suo prezioso contributo alla missione universale della Chiesa.
Nell’omelia, il Patriarca ha evidenziato le caratteristiche
essenziali del presbitero: essere servo della Parola di Dio, in collaborazione
con il Vescovo, annunciando il Vangelo a tutte le genti; essere servo dei
sacramenti della salvezza, del culto divino e della preghiera; essere pastore
del popolo di Dio e custode dell’amore e dell’unità nella bellezza. Così ha
affermato il Patriarca: “La presenza dei seminaristi provenienti da tutte le
parti del mondo in Galilea e in Terra Santa, ci dà la dimensione mondiale della
nostra Chiesa, nella quale il nostro amore non conosce confini. A questo
proposito basta ricordare il numero dei seminari “Redemptoris Mater”, per vivere
questa dimensione mondiale”
Infine, egli ha rivolto il seguente augurio: “Ringrazio e
faccio gli auguri anche al Cammino Neocatecumenale che dona alla Terra Santa i
primi due presbiteri che lavoreranno nella chiesa di Gerusalemme. Da Gerusalemme
è partita l’evangelizzazione e qui in Galilea ci fu il primo incontrotra
il Maestro e gli Apostoli. Da qui, dopo l’incontro con il Risorto, gli Apostoli
partirono in tutto il mondo. Da qui, oggi, parte anche la missione dei nostri
fratelli presbiteri, il padre Cristian e il padre Carlos. Coraggio, dunque, con
fede e zelo sappiate che non siete soli nel combattimento, perché tutta
Gerusalemme con i suoi presbiteri e le sue suore è con voi con la preghiera,
insieme con tutti i seminari del Cammino in tutto il mondo”.
Alla celebrazione, è seguita un’agape fraterna, con specialità
dei diversi paesi della Galilea e canti di festa arabi e sudamericani
Terra Santa: ordinati due sacerdoti del
Seminario "Redemptoris Mater" di Galilea
Domenica scorsa il patriarca mons. Fouad
Twal ha ordinato due nuovi presbiteri per il patriarcato Latino di Gerusalemme,
provenienti dal Seminario “Redemptoris Mater” della Galilea: Carlos Ceballos
Medina, originario della Bolivia, e Cristian David Carreño Hinestrosa,
originario della Colombia. I due sacerdoti novelli hanno esercitato il loro
ministero diaconale rispettivamente nelle parrocchie latine di Smakieh
(Giordania) e di Bir Zeit (Palestina). Da poco sono stati nominati vicari
parrocchiali di Sweifieh (Amman) e di Fuhais, in Giordania. Al rito di
Ordinazione, che avuto luogo nel Centro Internazionale “Domus Galilaeae”, hanno
concelebrato mons. Elias Chacour, arcivescovo greco-cattolico della Galilea;
mons. Yousef Jules Zrey, vescovo greco-cattolico di Gerusalemme e mons. Ignace
Boutros Abd-el-Ahad, patriarca emerito siro-cattolico.
La liturgia, in lingua araba, è stata
celebrata in un clima di grande gioia e gratitudine al Signore. All’inizio della
celebrazione, don Francesco Giosuè Voltaggio, rettore del Seminario, ha salutato
i presenti: oltre ai formatori del seminario, don Rino Rossi e l’équipe
responsabile del Cammino neocatecumenale in Terra Santa, i due padrini dei due
sacerdoti, don Louis Hazboun e don Vito Vacca, il rettore del Seminario
Patriarcale di Bet Jala, don Adib Zoomot, accompagnato da alcuni seminaristi, il
Cancelliere del patriarcato, don George Ayoub, e vari parroci della Terra Santa,
sacerdoti latini e greco-cattolici e greco-ortodossi, religiosi e religiose,
membri di vari movimenti ecclesiali, alcune autorità civili e circa cinquecento
fedeli della Terra Santa. Alla celebrazione hanno partecipato anche alcuni
familiari dei due presbiteri e una rappresentanza dei fratelli delle comunità
neocatecumenali in cui è nata la loro vocazione.
Incardinati nel patriarcato Latino di
Gerusalemme, i due sacerdoti sono nello stesso tempo diocesani, a servizio della
chiesa locale, e missionari, disposti a essere inviati dal patriarca alle chiese
in necessità del Medio Oriente e del mondo intero. Mons. Fouad Twal, infatti, ha
voluto erigere tale seminario, affinché la chiesa madre di Gerusalemme dia il
suo prezioso contributo alla missione universale della Chiesa. Nell’omelia, il
patriarca Twal ha evidenziato le caratteristiche essenziali del presbitero:
essere servo della Parola di Dio, in collaborazione con il vescovo, annunciando
il Vangelo a tutte le genti; essere servo dei sacramenti della salvezza, del
culto divino e della preghiera; essere pastore del popolo di Dio e custode
dell’amore e dell’unità nella bellezza. “La presenza dei seminaristi provenienti
da tutte le parti del mondo in Galilea e in Terra Santa - ha affermato il
patriarca - ci dà la dimensione mondiale della nostra Chiesa, nella quale il
nostro amore non conosce confini. A questo proposito basta ricordare il numero
dei seminari “Redemptoris Mater”, per vivere questa dimensione mondiale”.
Infine, egli ha rivolto il seguente
augurio: “Ringrazio e faccio gli auguri anche al Cammino Neocatecumenale che
dona alla Terra Santa i primi due presbiteri che lavoreranno nella chiesa di
Gerusalemme. Da Gerusalemme è partita l’evangelizzazione e qui in Galilea ci fu
il primo incontro tra il Maestro e gli Apostoli. Da qui, dopo l’incontro con il
Risorto, gli Apostoli partirono in tutto il mondo. Da qui, oggi, parte anche la
missione dei nostri fratelli presbiteri, il padre Cristian e il padre Carlos.
Coraggio, dunque, con fede e zelo sappiate che non siete soli nel combattimento,
perché tutta Gerusalemme con i suoi presbiteri e le sue suore - ha concluso il
patriarca - è con voi con la preghiera, insieme con tutti i seminari del Cammino in tutto
il mondo”. (R.P.)
Due
ordinazioni sacerdotali al Seminario Redemptoris Mater
Scritto il 6 Giugno 2013
Il
Seminario Redemptoris Mater di Galilea,
le famiglie, i catechisti dei candidati
sono lieti di invitarvi all’ordinazione sacerdotale di:
Cristian David Carreno Hinestrosa
Carlos Alberto Ceballos Medina
conferita da S.B. Mons. Fouad Twal, Patriarca latino di
Gerusalemme
il 9 giugno 2013 alle ore 17.00
nella chiesa della Domus Galilaeae
Vi preghiamo di confermare la vostra presenza prima del 1 giugno
al 054 596 17 53
o per e-mail: sem.galilea@gmail.com
Quattro
seminaristi istituiti Lettori e Accoliti al Seminario Redemptoris Mater
Scritto
il 30 Aprile, 2013
GALILEA – Nel
Seminario Redemptoris Mater di Galilea, lo scorso 25 Aprile è stato un
giorno di grande gioia: nella Celebrazione liturgica della Festa di S. Marco
Evangelista, quattro seminaristi hanno ricevuto un dono importante nel cammino
di formazione al Presbiterato. Giovanni Falorni e Matheus Brum Maciel sono stati
istituiti Lettori, mentre Paolo Alfieri e Davide Meli sono stati istituiti
Accoliti. La celebrazione è stata presieduta da Mons. William H. Shomali,
Vescovo Ausiliare e Vicario Patriarcale per la Palestina.
Alla Celebrazione
hanno partecipato vari sacerdoti, alcuni parenti dei candidati, oltre a numerosi
fratelli e sorelle delle comunità neocatecumenali, provenienti da Shfa’mer,
Tarshiha, Kufar Yasif, ‘Ibillin, Me‘lia, Jaffa, con i quali i seminaristi
continuano il loro cammino di conversione e riscoperta della ricchezza del
Battesimo che, secondo le parole conclusive del Rettore del Seminario, don
Francesco Giosuè Voltaggio, è parte integrante della loro formazione. Degna di
nota anche la presenza di un parroco ortodosso con alcuni dei suoi parrocchiani,
a testimonianza dell’impegno del Seminario a sostegno del dialogo con i fratelli
ortodossi e in favore della Nuova Evangelizzazione in tutte le chiese.
Durante l’omelia,
il Vescovo, dopo aver spiegato il profondo significato del Ministero del
Lettorato e dell’Accolitato nella Chiesa, ha voluto sottolineare, prendendo
spunto dalla Liturgia del giorno, che l’evangelizzazione è sempre confermata da
miracoli, che rendono credibili gli annunciatori del Vangelo. Oggi, ha
continuato il Vescovo, i miracoli sono diversi da quelli fisici, cui si
assisteva nei tempi antichi, ma ci sono, e bisogna avere occhi aperti per
vederli! Il Signore continua ad accompagnare i missionari del Vangelo con segni
e prodigi, come la comunione, la fedeltà, l’umiltà, l’amore, la misericordia, la
tenerezza e molti altri. Mons. Shomali ha poi ricordato le stupende parole di
Papa Francesco, pronunciate il 19 aprile scorso, all’inizio del suo Pontificato:
“Non abbiate paura della bontà, non abbiate paura della tenerezza!”. Il Vescovo
ha inoltre posto l’accento sulla fede e sulla necessità di rinnovare ogni giorno
la nostra fede, nonostante la nostra debolezza, simile a quella degli Apostoli.
Anche gli Apostoli, ha affermato Mons. Shomali, hanno avuto i loro dubbi, le
loro crisi di fede, proprio come noi e, come loro, anche noi abbiamo bisogno di
rinnovare ogni giorno la nostra fede nella presenza viva di Cristo Risorto.
La
liturgia si è svolta in lingua araba. I seminaristi, provenienti da quattro
continenti (nel Seminario della Galilea si stanno formando una trentina di
giovani, una decina dei quali provenienti dalla Terra Santa), hanno proclamato
le letture e cantato in arabo. Come ha rilevato Mons. Shomali, anche questo è un
segno che la Parola del Vangelo della Liturgia di S. Marco si è compiuta: “Nel
mio nome parleranno lingue nuove” (Mc 16,17)!
Al termine della
Celebrazione, don Rino Rossi, Direttore del Centro Internazionale Domus
Galilaeae, nel quale il Seminario è ospitato, ha ricordato i tempi in cui
lui e Mons. Shomali erano compagni di studio nel Pontificio Ateneo S. Anselmo.
In quegli anni, il Vescovo conobbe i fratelli della terza comunità della
Parrocchia romana dei SS. Martiri Canadesi. Per una singolare coincidenza,
questa comunità era presente nella Celebrazione. Mons. Shomali se n’è
rallegrato, confessando, non senza commozione, di aver riconosciuto con gioia i
loro volti, anche se con qualche capello bianco in più …
Alla
Celebrazione è seguita un’agape fraterna, allietata dalla presenza del Vescovo e
da canti in lingua araba e in varie lingue. Infine tutti i presenti si sono dati
appuntamento al 9 Giugno, data in cui è previsto il prossimo grande evento
del Seminario: l’Ordinazione Presbiterale dei diaconi Cristian e Carlos,
che hanno servito nella Celebrazione e sono incardinati nel Patriarcato Latino
di Gerusalemme. Per chi ha occhi, anche questo è un bel miracolo.
d.Francesco Giosuè
Voltaggio
Redemptoris Mater Seminary
of Galilee
Rector
Ammissione agli ordini sacri al Seminario Redemptoris Mater
Scritto il mar 25, 2013 a Dialogo
GALILEA – Giovedì 21 marzo ha avuto luogo,
presso la Chiesa del Centro Internazionale Domus
Galilaeae, una celebrazione eucaristica presieduta da S.E.R. Mons.
Ilario Antoniazzi, nuovo Arcivescovo di Tunisi. All’interno della
celebrazione, tre seminaristi del Seminario Redemptoris Mater
della Galilea sono stati ammessi agli ordini sacri per il Patriarcato
Latino di Gerusalemme: Sliman Hifawi, nativo di Jaffa di Tel Aviv, Juan
Manuel Silva Lopez, originario della Colombia, e Marek Kurzydłowski
dalla Polonia.
Durante l’omelia, l’Arcivescovo si è detto
molto felice di poter raccogliere i primi frutti dalla sua ordinazione
episcopale, avvenuta solo pochi giorni fa, invitando i tre candidati a
rispondere generosamente “Eccomi!” alla chiamata che il Signore ha
rivolto loro, imitando così la fede di Abramo e della Vergine Maria.
Citando San Bernardo, Mons. Antoniazzi ha indicato che, come già a
Nazareth per la Vergine, oggi l’Angelo e con lui la Chiesa attendono una
risposta da coloro che sono chiamati. Ha anche ricordato che la
vocazione al sacerdozio non è un evento esclusivo e intimo, ma una
chiamata che riguarda tutta la Chiesa, coinvolgendo in primo luogo le
famiglie e le comunità in cui il desiderio di seguire Cristo è nato.
A conclusione della celebrazione, il
Rettore del Seminario d. Francesco Giosuè Voltaggio ha ringraziato
l’Arcivescovo Ilario, assicurando la vicinanza del Seminario alla sua
importante missione di Pastore al servizio della Chiesa in Tunisia. Una
profonda gratitudine è stata anche rivolta ai fratelli delle comunità
neocatecumenali della Terra Santa presenti (provenienti da Jaffa di Tel
Aviv, Shefa‘amer, ‘Eilaboun, Tarshiha, Me‘elia), per il loro sostegno
ai seminaristi, per i quali è fondamentale poter continuare a percorrere
il cammino di fede all’interno di una comunità che li accompagna e li
incoraggia.
Il Seminario
Redemptoris Mater di Galilea
Prima ordinazione diaconale
nel Seminario Redemptoris Mater di Galilea
Scritto il dic 12, 2012 a Diocesi, Notizie della diocesi
Domenica 9 dicembre,
S.B. il Patriarca Mons. Fouad Twal ha ordinato due nuovi diaconi per il
Patriarcato Latino di Gerusalemme, provenienti dal Seminario Redemptoris Mater
della Galilea: Carlos Ceballos Medina, originario della Bolivia e Cristian David
Carreño Hinestrosa, originario della Colombia. I due nuovi diaconi eserciteranno
il loro ministero rispettivamente nelle parrocchie latine di Smakiyeh
(Giordania) e di Birzeit (Palestina).
Incardinati nella chiesa madre di Gerusalemme, saranno a servizio della chiesa
locale per le necessità della diocesi, essendo anche aperti, una volta ordinati
presbiteri, alla missione universale e disponibili, pertanto, ad essere inviati
dal Patriarca alle chiese in necessità del Medio Oriente e del mondo intero.
La Celebrazione ha avuto luogo nel Centro
Internazionale Domus Galilaeae, alla presenza dei formatori del seminario dei
due padrini dell’ordinazione, Can. d. Louis Hazboun e d. Vito Vacca, di tanti
parroci della Galilea, sacerdoti latini e greco-cattolici, religiosi e
religiose, membri di vari movimenti ecclesiali e circa cinquecento fedeli della
Terra Santa. Hanno concelebrato i seguenti Vescovi: Mons. Elias Chacour,
Arcivescovo greco-cattolico d’Acri; Mons. Giacinto-Boulos Marcuzzo, Vicario
Patriarcale Latino per Israele; Mons. Yousef Jules Zrey, Vescovo greco-cattolico
di Gerusalemme; il Patriarca Ignace Boutros Abd-el-Ahad, emerito
siriaco-cattolico. Erano presenti anche due parroci greco ortodossi della
Galilea.
Due giovani del Cammino Neocatecumenale
I fedeli presenti, molti
dei quali fratelli del Cammino Neocatecumenale, ove è nata la vocazione dei due
diaconi, sono accorsi da diversi città e paesi della Galilea, e perfino da Eilat,
Gerusalemme, Betlemme e Jaffa di Tel Aviv. Erano presenti anche d. Rino Rossi,
direttore della Domus Galilaeae, e, insieme alla sua équipe, responsabile del
Cammino in Giordania, Israele, Palestina e Cipro. Hanno potuto partecipare alla
celebrazione alcuni fratelli colombiani della comunità di origine di Cristian,
la catechista di Carlos e alcuni fratelli ebrei. Erano presenti anche due
comunità dell’Italia con i loro presbiteri e catechisti.
La liturgia è stata
celebrata integralmente in arabo, con canti in arabo e in italiano. All’inizio
della cerimonia, d. Francesco Giosuè Voltaggio, rettore del Seminario, ha
presentato brevemente l’assemblea. Durante la celebrazione, il Patriarca ha
incoraggiato i diaconi nel loro cammino vocazionale, esortandoli a non avere
paura e a confidare nella vicinanza e nella preghiera di migliaia di fratelli
del Cammino. Ha ricordato, inoltre, la stessa parola che Gesù Cristo ha rivolto
agli Apostoli radunati in Galilea sul monte, dopo la sua risurrezione: «Ecco io
sono con voi!». Ha anche affermato che, nel prossimo Natale del Signore,
ciascuno di noi è chiamato a divenire «Terra Santa» in cui viene generato Gesù
Cristo. Dopo il suo discorso in arabo, il Patriarca ne ha offerto anche una
breve sintesi in italiano e in spagnolo.
Nella riflessione che lo
stesso Patriarca ha consegnato ai futuri diaconi, ha scritto, tra le altre cose,
che «il loro cammino verso il sacerdozio è frutto del Cammino Neocatecumenale».
Ha poi sottolineato la necessità costante di «ripartire da Gerusalemme, lì dove
si è compiuta la nostra salvezza; lì dove è iniziata la predicazione a tutte le
genti della conversione e del perdono dei peccati, lì dove è iniziata
l’evangelizzazione».
Una grande gioia
Più avanti, evidenziando la
natura nel contempo diocesana e missionaria dei futuri presbiteri, ha asserito:
«E’ una grande gioia per me poter conferire il Diaconato a questi due giovani,
che rappresentano le “primizie” di questo Cammino Neocatecumenale nella Chiesa
Locale di Gerusalemme. Le loro origini, la loro Ordinazione qui, nella Diocesi
di Gerusalemme, non fanno che confermare il Patriarcato Latino nella sua
vocazione universale».
A sua volta, Mons. G.B.
Marcuzzo, come vicario patriarcale che segue da vicino la vita del seminario, ha
dichiarato in un’ intervista: “Il mio sentimento? Una grande riconoscenza al
Signore e una triplice gioia: perché un’ordinazione è sempre un bellissimo
evento in se stesso, perché è la prima ordinazione in assoluto di questo nuovo
seminario, segno di vitalità del Cammino e della Chiesa locale di Terra Santa, e
perché è stato un significativo momento di comunione e testimonianza, le due
virtù di cui, secondo anche la recente esortazione papale ‘Ecclesia in Medio
Oriente, abbiamo tanto bisogno oggi nella nostra Chiesa”.
Al termine della
celebrazione, la comunità del Seminario, quella della Domus Galilaeae e i
fratelli arabi delle comunità hanno offerto un’agape fraterna, con specialità
dei diversi paesi della Galilea, allietando il banchetto con canti di festa.
(Testo
e foto del Seminario R.M. di Galilea )
Rientro al Seminario Redemptoris Mater con S.E. Mons. Marcuzzo
Scritto il 20 novembre 2012
KORAZIM – Lunedì 12 novembre 2012 il Vicario patriarcale latino per Israele,
S.E. Mons. Giacinto Bulos Marcuzzo ha inaugurato ufficialmente il nuovo anno
accademico al Seminario Redemptoris Mater di Korazim durante una visita
pastorale. Egli ha anche tenuto una conferenza e celebrato la messa.
Il Seminario Redemptoris Mater del Cammino Neocatecumenale è un seminario
diocesano missionario, eretto canonicamente dal Patriarca Latino di Gerusalemme,
S.B. Mons. Fouad Twal, in comunione con gli altri Vescovi cattolici di Galilea
nel 2008. E’ dunque a nome di Sua Beatitudine il Patriarca Fouad Twal che il
Vicario, S.E. Mons. Marcuzzo, ha compiuto questa visita all’inizio dell’anno
accademico. Si tratta di un seminario missionario con dei seminaristi
provenienti da diversi paesi. Dopo l’ordinazione ciascuno di questi seminaristi
si rende disponibile a servire là dove la necessità pastorale si fa sentire.
29 seminaristi
Il Vescovo si è riunito insieme al corpo docente e ai seminaristi. Il Rettore
del Seminario, don Francesco Voltaggio, ha presentato i quattro nuovi
seminaristi arrivati quest’anno, di provenienze molto diverse ed ha
anche presentato le novità di quest’anno scolastico concernenti l’insegnamento
ed anche il programma di formazione. Tra le notizie, il Seminario Redemptoris
Mater, accademicamente unito al Seminario patriarcale di Beit Jala, è ormai
affiliato all’Università Lateranense. Il prossimo 9 dicembre il
Patriarca Twal ordinerà i due primi diaconi del Seminario. Il
numero totale dei seminaristi è quest’anno di 29 di cui 6 sono in missione. I
formatori permanenti sono 4, mentre la maggior parte dei professori sono esterni
e vengono al Seminario per un periodo più o meno lungo di insegnamento. Tutti i
seminaristi apprendono l’arabo e l’ebraico e qualcuno riesce a padroneggiare
abbastanza bene la lingua locale.
S.E. Mons. Marcuzzo ha tenuto in seguito una conferenza nella quale ha
presentato differenti punti riguardanti la formazione sacerdotale nei nuovi
documenti della Chiesa, soprattutto nell’Esortazione Apostolica Ecclesia in
Medio Oriente. Forte della sua esperienza nel Seminario di Beit Jala, S.E.
Mons. Marcuzzo ha molto insistito, accanto agli altri elementi classici,
sull’attitudine totale di disponibilità, sullo studio serio e profondo e
l’inculturazione pastorale e culturale come elementi assolutamente
indispensabili per ogni ministero sacerdotale oggi in Medio Oriente.
Durante la messa che ha seguito la riunione il Vescovo ha anche conferito il
sacramento della Confermazione a due seminaristi. Durante l’omelia S.E. Mons.
Marcuzzo è ritornato all’Esortazione Apostolica e a Porta fidei
mostrando come “in fondo la vocazione e la formazione sacerdotale sono una
lunga, bella e permanente avventura di fede: questa gioiosa e delicata avventura
nasce e si fortifica nella fede, cresce e matura nella fede, suscita e genera la
fede negli altri sull’esempio di Maria di Nazaret”.
Dall’erezione del primo seminario a Roma nel 1988, 95 seminari diocesani
missionari sono stati fondati dai neocatecumenali nei diversi paesi del mondo,
tutti portano il nome Redemptoris Mater.
Dal nostro corrispondenete in Galilea
=== <> === <> === <> ===
=== <> === <> === <> ===
Nuovi
lettori e accoliti nel Redemptoris Mater della Galilea
31.05.2011
Lo scorso martedì 24 maggio, nella chiesa degli Apostoli e dei
Discepoli della Domus Galilaeae, Mons. Giacinto-Boulos Marcuzzo, Vescovo
Ausiliare e Vicario Patriarcale per Israele, ha presieduto la liturgia
eucaristica, all’interno della quale due seminaristi del Seminario Redemptoris
Mater della Galilea, sono stati istituiti lettori, Carlos Ceballos Medina
(Bolivia) e Leandro Setuval (Brasile), mentre altri due hanno ricevuto il
ministero dell’accolitato, Cristian David Carreño Hinestrosa e Juan David Aragon
Bueno (entrambi della Colombia). I quattro seminaristi, termineranno l’anno
prossimo, a Dio piacendo, il primo ciclo di studi teologici (Baccalaureato).
I partecipanti
Alla festosa celebrazione era presente la comunità del Seminario,
alcuni professori del Seminario (tra cui d. Guillaume Bruté de Rémur, Rettore
del Seminario Eparchiale Interrituale Redemptoris Mater di Beirut, professore
invitato di Teologia Dogmatica), la comunità della Domus Galilaeae, i fratelli
delle comunità neocatecumenali dove i candidati fanno il Cammino (provenienti da
Jaffa di Nazareth, M‘elia, Shef‘amer), vari presbiteri (tra cui P. Nadim Chacour,
parroco greco-cattolico di M‘elia e d. Sławomir Abramowski, parroco latino di
Eilat).
Nell’omelia, Mons Marcuzzo ha spiegato in profondità il significato
e l’importanza dei Ministeri del Lettorato e dell’Accolitato, fin dai primi
tempi della Chiesa. Egli ha evidenziato, inoltre, in linea con la recente
Esortazione Apostolica Post-sinodale Verbum Domini, l’importanza della Parola di
Dio nell’accrescimento delle virtù teologali, grazie alle quali tutti i
cristiani sono chiamati all’annuncio missionario. Al termine della celebrazione
d. Francesco Giosuè Voltaggio, rettore del Seminario, e d. Rino Rossi, direttore
della Domus Galilaeae, hanno espresso il loro vivo ringraziamento al Vescovo, il
quale ha apprezzato i progressi dei seminaristi provenienti dall’estero nello
studio dell’arabo, ricordando i tempi in cui egli ha dovuto affrontare le stesse
fatiche.
Alla fine della celebrazione, la festa è continuata con un’agape
fraterna, rallegrata da canti in arabo e nelle varie lingue dei seminaristi.
Specificità del
seminario
Il Seminario Redemptoris Mater di Galilea, che ha sede presso il
Centro Internazionale Domus Galilaeae, è stato eretto canonicamente il 29 giugno
2009 dal Patriarca Latino di Gerusalemme Mons. Fouad Twal, in comunione con
l’Arcivescovo greco-cattolico della Galilea Mons. Elias Chacour e l’Arcivescovo
maronita di Haifa e Terra Santa Mons. Paul Nabil Sayyah.
Essi hanno accolto con
venerazione l'appello di SS. Benedetto XVI nella sua visita apostolica in Terra
Santa (11-15 maggio 2009) per una nuova evangelizzazione, come già auspicato dal
Beato Giovanni Paolo II nella Lettera Apostolica Orientale Lumen n.3 e in tante
altre occasioni. Il Seminario ha pertanto lo scopo di formare giovani e adulti
al Presbiterato che, incardinati nella chiesa locale, si rendano disponibili per
la nuova evangelizzazione dei paesi del Medio Oriente e del mondo intero. A
questo fine tutti i seminaristi imparano l’arabo e l’ebraico.
Il Seminario ospita attualmente ventisei seminaristi, provenienti
da dodici nazionalità (Israele, Giordania, Italia, Spagna, Francia, Polonia,
Inghilterra, Brasile, Colombia, Bolivia, Messico, Repubblica Domenicana). Come
ha affermato il Santo Padre Benedetto XVI, nell’udienza generale del 23 Marzo di
quest’anno, “la nuova evangelizzazione ha bisogno di apostoli ben preparati,
zelanti e coraggiosi, perché la luce e la bellezza del Vangelo prevalgano sugli
orientamenti culturali del relativismo etico e dell’indifferenza religiosa, e
trasformino i vari modi di pensare e di agire in un autentico umanesimo
cristiano”.
Prossima affiliazione
al Laterano.
Una bella novità è che, al fine di fornire una tale preparazione
negli studi filosofici e teologici, che includa una seria conoscenza della Sacra
Scrittura, dei Padri e della Liturgia, in particolare delle chiese orientali, è
stata avviata, per richiesta del Patriarca di Gerusalemme, Mons. Fouad Twal,
l’affiliazione dello Studium Theologicum Galilaeae del Seminario, alla Facoltà
di S. Teologia della Pontificia Università Lateranense di Roma, come sezione
distaccata della sede centrale del Seminario Patriarcale di Beit Jala.
d. Francesco Giosuè Voltaggio,
rettore
=== <> === <> === <> ===
=== <> === <> === <> ===
Redemptoris Mater: Admissio ad
ordines per 2 seminaristi
20.12.2010
Martedì
14 Dicembre, memoria di S. Giovanni della Croce, sacerdote e dottore della
Chiesa, Mons. Giacinto-Boulos Marcuzzo ha presieduto, delegato da S. B. il
Patriarca di Gerusalemme, Mons. Fouad Twal, la liturgia eucaristica nella chiesa
della Domus Galilaeae, durante la quale due giovani del Seminario Missionario
Redemptoris Mater della Galilea sono stati ammessi agli Ordini sacri.
I due seminaristi, Paolo Alfieri e Davide Meli, italiani,
frequentano il secondo anno di teologia e studiano, tra l’altro, da vari anni in
modo intensivo la lingua araba (unitamente a quella ebraica), poiché si
preparano a servire il Patriarcato Latino di Gerusalemme.
Il Seminario Redemptoris Mater della Galilea è stato eretto dal
Patriarca latino di Gerusalemme, Mons. Fouad Twal, in comunione con Mons. Elias
Chacour e con Mons. Paul Nabil Sayah, e forma presbiteri diocesani, disposti a
essere inviati in missione dai loro rispettivi Ordinari, secondo le necessità
della Chiesa Universale.
Alla cerimonia erano presenti l’Arcivescovo emerito di Lubiana
Mons. Alojzij Uran, che sta trascorrendo un periodo di servizio alla Domus
Galilaeae come padre spirituale, i familiari dei seminaristi, la comunità del
seminario e della Domus, le comunità neocatecumenali di Tarshiha e di Kafr
Yassif, dove i due seminaristi seguono il Cammino Neocatecumenale, vari fratelli
ortodossi, tra cui due parroci della Galilea, e diversi professori e amici del
seminario.
Durante l’omelia, Mons. Marcuzzo, prendendo spunto dalla festa di
S. Giovanni della Croce, ha mostrato come anche solo i titoli delle opere di
questo mistico sono un itinerario ascendente meraviglioso di formazione
cristiana, vocazionale e sacerdotale:
“Salita del Monte Carmelo”,
“Notte oscura”,
“Fiamma viva”
e
“Cantico spirituale”. Alla
luce del tempo d’Avvento, ha poi incoraggiato i candidati a proseguire con
perseveranza il cammino vocazionale, invitandoli ad abbandonarsi alla volontà di
Dio, senza dubitare della sua chiamata, e a offrire il loro generoso “Eccomi!” a
Dio e alla Chiesa.
Alla conclusione della celebrazione, il Rettore ha ringraziato Sua
Eccellenza per la sua presenza, le parole espresse durante l’omelia, la
vicinanza e amicizia verso il seminario, frutto della sua lunga esperienza come
rettore del Seminario Patriarcale latino di Beit Jala e del suo ministero di
Pastore. Al termine, una danza di festa e di
mabruk per Paolo e Davide si è
svolta nel chiostro della Domus.
d. Francesco Giosuè Voltaggio, Rettore
Le foto della Liturgia
[photogallery/photo00026527/real.htm]
=== <> === <> === <> ===
=== <> === <> === <> ===
Mons. Marcuzzo al Seminario Redemptoris Mater della Galilea
23.11.2010
Lunedì 14 Novembre scorso,
S.E. Mons Giacinto-Boulos Marcuzzo, Vescovo Ausiliare e Vicario Patriarcale
per Israele, si è recato in visita presso il Seminario Missionario
Redemptoris Mater
della Galilea
Tale seminario è situato in una parte riservata del Centro
Internazionale Domus Galilaeae e più precisamente nel monastero che include la
cappella per l’adorazione perpetua dell’Eucaristia. Il Seminario Redemptoris Mater
della Galilea è stato eretto tre anni fa dal Patriarca latino di Gerusalemme,
Mons. Fouad Twal, in comunione con l’Arcivescovo greco-cattolico della Galilea,
Mons. Elias Chacour e con l’Arcivescovo maronita di Haifa e della Terra Santa,
Mons. Paul Nabil Sayah
Mons. Marcuzzo ha incontrato i formatori, i 26 seminaristi,
provenienti da varie nazionalità (Israele, Libano, Giordania, Italia, Spagna,
Polonia, Inghilterra, Colombia, Bolivia, Brasile, Messico, Stati Uniti) e da tre
riti differenti (latino, greco-cattolico e maronita). I seminaristi si stanno
formando per le chiese locali dei loro rispettivi riti. Il seminario è pertanto
diocesano a tutti gli effetti e missionario, poiché i futuri presbiteri che
usciranno dal seminario, si offriranno al proprio Ordinario per essere inviati
in missione, laddove sarà necessario. Erano presenti anche alcuni professori
dello Studium
Philosophicum et Theologicum del seminario (tra cui il Dott. Franco
Ferrarese, professore di Teologia Dogmatica e discepolo di J. Ratzinger), oltre
a due famiglie e alcune sorelle che prestano il loro servizio in Seminario
Dopo la presentazione del seminario, Mons. Marcuzzo ha riferito
circa la ricca esperienza del Sinodo dei Vescovi del Medio Oriente recentemente
conclusosi in Vaticano. In seguito ha presieduto la Celebrazione del Vespro e
della SS. Eucaristia in arabo. Nell’omelia, che alleghiamo (cliccare
qui
per leggere il testo integrale), ha esposto alcuni punti importanti
dell’Esortazione Apostolica postsinodale di SS. Benedetto XVI Verbum Domini,
pubblicata da pochi giorni, e alcuni punti emersi nell’ultimo Sinodo, di
particolare rilevanza per la chiesa locale. In seguito ha cenato con i
seminaristi, che gli hanno offerto il dono di alcuni canti.
I formatori e i seminaristi del Seminario Redemptoris Mater
ringraziano Sua Eccellenza per il dono della sua visita, per la sua parola
d’incoraggiamento e per l’amicizia e l’affetto mostrati