I seminari "Redemptoris Mater"

 

 

Seminari Diocesani Missionari "Redemptoris Mater"


Seminario Diocesano Missionario Redemptoris Mater
Libreville (Gabon)

Il Messaggio di Natale del sacerdote monferrino don Pietro Strano dalla missione in Gabon

 

 

 

Libreville - Gabon 25/12/2013

Don Pietro Strano, sacerdote monferrino, con i suoi seminaristi ci ha inviato una lettera dal Seminaire Missionnaire Archidiocesain “Redemptoris Mater” di Libreville in Gabon. Noi la riproponiamo ai lettori in questo giorno di Natale.

 

 

 

 

Questo nuovo anno pastorale è incominciato con molte attese e speranze per avere una casa più grande per il nostro seminario, ma il Signore ha stabilito diversamente e quindi siamo in “attesa” che ci mostri il regalo che ci vuole fare. Come e quando vuole Lui. Dopo le convivenze dei seminari e quella di inizio corso a settembre, il nostro seminario avrebbe dovuto essere formato da dieci seminaristi di otto nazioni e di tre continenti. Aspettiamo per febbraio un giovane dalla Spagna, uno dalla Colombia e uno dalla Repubblica Dominicana. Il giovanissimo Pedro (spagnolo) è rientrato in seminario con una profonda crisi vocazionale e, dopo vari tentativi per aiutarlo, settimana scorsa è rientrato in famiglia a proseguire il suo cammino di fede nella sua comunità di Barcellona. Ci è dispiaciuto molto, ma il seminario è soprattutto un luogo di discernimento della propria vocazione, quindi va bene così, come Dio segna la storia di ciascuno di noi.
Quindi presenti in casa sono sei seminaristi e, a Dio piacendo, a febbraio saremo nove. Siamo stati provati con la malattia di Emmanuel, che molti di voi hanno conosciuto l’estate scorsa in Italia. Già in Italia aveva cominciato a perdere peso ma nel giro di due mesi ha perso 12 chili, lui diceva che non si sentiva niente e che mangiava normalmente ma in realtà aveva un forte diabete che lo ha disidratato, per cui portato in clinica per una visita, è stato subito ricoverato perché rischiava il coma diabetico. Adesso incomincia a stabilizzarsi ed a convivere con la sua malattia. In Gabon non esiste un’assistenza sanitaria per cui dobbiamo pagare tutto, spero che con la mia venuta in Italia nel mese di gennaio-febbraio per l’udienza dal Santo Padre Francesco, qualcuno mi possa aiutare ad avere le medicine e gli strumenti necessari per curare e misurare il diabete.
Con l’arrivo di un altro presbitero, Alexandre, io sono stato incaricato solo del seminario e lui si occupa delle famiglie della Missio ad Gentes. E’ una grazia del Signore.
In tutta questa realtà il Signore ci da anche delle gioie, per esempio c’è stato regalato un pulmino di seconda mano (proveniente dal Belgio come rottamazione) a nove posti (ma qui si può viaggiare anche in 12), così i seminaristi possono andare a scuola di teologia in pulmino senza prendere il taxi sotto la pioggia e il sole caldo umido di Libreville.

Altra gioia è stata la convivenza di inizio corso fatta dagli itineranti e due primi scrutini che ha coinvolto quattro seminaristi con le loro rispettive comunità, è stato un passaggio forte del Signore, sono testimone di questo. Ancora, Emmanuel ed Eric, i seminaristi più avanti negli studi di teologia, riceveranno il ministero del lettorato il sabato 11 gennaio 2014, seconda tappa verso il presbiterato. Il prossimo anno accademico l’accolitato e nel 2015 a Dio piacendo il diaconato. Saranno i primi del nostro seminario ad essere ordinati per l’Arcidiocesi di Libreville. Pregate molto per loro perché Dio li conservi nella fedeltà alla chiamata per servire la Chiesa nella Nuova Evangelizzazione.

Non so se i media in Europa parlano della guerra fratricida, di religione, voluta e sostenuta naturalmente dai Paesi occidentali, che si sta vivendo a Bangui in Centro Africa, a pochi centinaia di km dal Gabon, dove io sono stato per cinque mesi nel 2004. Undici mila militari francesi sono stanziati in Gabon ma ne sono partiti solo 600 per mettere ordine a Bangui.
Scusatemi se sono stato lungo ma mi è sembrato importante ed urgente darvi queste notizie affinché la forza della preghiera per la Pace possa arrivare al cuore di Dio in questi giorni che penso pieni di luminari e panettoni per pranzi di Natale e Capodanno.

E’ giusto festeggiare ma è doveroso anche pregare perché Gesù Bambino possa portare pace nei cuori dei potenti e governanti della terra. Quando sarò in Italia nel prossimo mese spero di aprire un conto corrente bancario espressamente per raccogliere fondi per le necessità del nostro seminario. Vi invierò i dati di questo conto corrente, perciò non spendete tutti i soldi in queste feste, anche se conosco molto bene la crisi economica che state attraversando, ma la Provvidenza non ci abbandona!

Buon Natale e buon inizio anno.

Don Pietro Strano

 
 
 

 

Lettere

La lettera di don Pietro Strano con le notizie del Seminario nascente a Libreville in Gabon

| 09/03/2013 Prima di ogni cosa vi ringrazio per il sostegno economico e spirituale con la vostra preghiera, che ci avete dato in questi mesi passati.
Come forse sapete già, il 15 settembre 2012 il Signore ha permesso che nascesse un nuovo Seminario Redemptoris Mater a Libreville in Gabon (Africa).
A mia sorpresa mi è stato chiesto, per mezzo degli iniziatori del Cammino Kiko, Carmen e P. Mario, di fare il formatore (rettore) di questo nuovo seminario Redemptoris Mater, essendo stato donato “fidei donum” all’Arcidiocesi di Libreville.
Dopo molte fatiche e travagli insieme alle famiglie in missione, che formano la Missio ad Gentes a Libreville, il Signore ci ha fatto trovare una casa, una piccola villa, con quattro camere da letto, quattro servizi, un salone che fa da cappella per il seminario e sala delle celebrazioni per la comunità della Missio, più sala da pranzo, cucina e cortile con posto macchina e piccolissimo giardino.
Per circa due mesi siamo stati accolti benevolmente da sorelle vedove o coppie anziane delle comunità di Libreville.
I seminaristi sono sei di altrettante nazionalità, Cameroun, Guinea equatoriale, Costa d'Avorio, Congo, Italia e Spagna. Hanno un buon spirito e si adattano a tutte le difficoltà, i pionieri sono sempre i più forti e più provati , ma a loro Dio concede grazie particolari. Non si lamentano del clima caldo umido o delle scomodità ma con zelo vivono la vita di preghiera e di comunione fraterna. I primi giorni che siamo entrati in questa casa in affitto sono stati duri perché ci mancava tutto, abbiamo dormito per un mese sui materassi adagiati sul pavimento ed in queste circostanze un forte nubifragio ha alluvionato la nostra casa in piena notte e ci siamo ritrovati a dover spazzare acqua, 10cm, fuori dopo che la pioggia ha cessato, abbiamo vissuto questo con pace perché ci poteva capitare di peggio se c’erano i letti, si sarebbero rovinati e noi non ci saremmo accorti che entrava l’acqua in casa, per tre ore dall’una alle tre del mattino abbiamo spinto l’acqua fuori casa, era un’ospite indesiderata.
Tre di questi seminaristi sono già in teologia e tre stanno imparando il francese per iniziare il prossimo anno la filosofia.
Come tutti i seminari Redemptoris Mater (95 in tutto  il mondo) viviamo nella più assoluta precarietà affinché possiamo sperimentare che Dio è Provvidenza e non ci lascia mancare il necessario. Abbiamo incominciato ad arredare la casa di tutto, perché era vuota. Per iniziare ci ha aiutato la Fondazione Famiglia di Nazareth di Madrid, ma adesso dobbiamo, con umiltà, incominciare a chiedere. "Chiedete e vi sarà dato", dice Gesù, perciò noi sulla sua Parola gettiamo le reti rivolgendoci a voi che conosciamo, sperando che voi possiate chiedere ad altri vostri amici che hanno desiderio di aiutare la Nuova Evangelizzazione formando un nuovo clero disposto a perdere la vita per amore al Vangelo, soprattutto amore alla "pecora perduta", a chi è ferito nello spirito, distrutto dai fallimenti della vita o scandalizzato dalla sofferenza della Croce; a chi si è allontanato dalla Chiesa per svariati motivi. Aiutarci a formare sacerdoti che abbiano un forte spirito missionario per andare in quelle parti del mondo dove la Chiesa Cattolica non è presente, completamente in mezzo ai pagani che non conoscono la gioia della Buona Notizia oppure in Diocesi dove la secolarizzazione sta rendendo le chiese vuote e prive di uno spirito nuovo per evangelizzare. 
Qui, come in tutto il mondo, c'è bisogno di una Chiesa visibile e credibile, le famiglie ed i seminaristi, che un giorno diventeranno presbiteri a Dio piacendo, possano essere testimoni fedeli del Vangelo. La realtà sociale e religiosa in Gabon, come in tutta l'Africa è molto difficile a causa del sincretismo religioso tra religione e riti tradizionali, magia e culto agli spiriti, con la presenza di sette che vengono dagli Stai Uniti a predicare una fede fatta di promesse e parole vuote, promettendo anche soldi ma poi alla fine esigono dalla gente. Senza contare le false ideologie religiose che predicano.
 E' presente la droga, l'aborto, la promiscuità familiare, l'assenza del padre come figura autorevole e la madre deve allevare i figli concepiti con più uomini, ma che sono scomparsi dopo la notizia della gravidanza. Poi aggiungiamo il propagarsi dell'aids perché già giovanissimi (13/14 anni) hanno i primi rapporti occasionali per dimostrare a se stessi e alla famiglia che sono fertili, soprattutto le ragazze che si concedono al primo arrivato.
In questa società è necessario testimoniare ed annunciare una parola di speranza e solo la Chiesa ha una Parola, per questo noi siamo qui per dare voce a Gesù che si è fatto povero per condividere la povertà umana e farsi carico dei peccati dell'umanità.
Per acquisire potere e carriera o successo, si fanno "riti sacrificali di giovani" cioè vengono uccisi per strappare loro il cuore, i reni, il fegato e gli organi genitali mentre sono vivi così questi organi sono carichi di potenza e mangiati subito danno più forza a chi ha fatto il sacrificio; se ne contano circa la media di 40/50 all'anno ed aumentano soprattutto in prossimità di elezioni politiche o di concorsi nazionali per posti di lavoro in amministrazione. Nella zona dove l'Arcivescovo ci ha mandati Angondje (pronuncia: Agongè) non c'è la presenza fisica della Chiesa Cattolica, cioè manca la parrocchia e di conseguenza tutto quello che ruota attorno ad essa: catechismo, caritas, scuola, aiuto alle donne sole ed ai bambini "de la route" (della strada).
Noi non siamo qui per costruire tutte queste strutture, ma per ricostruire "l'uomo" nella sua dignità di persona umana; dignità distrutta dal peccato che è conseguenza della non conoscenza della Verità, della bellezza e della gioia che il Vangelo porta con sé e dà a chi lo accoglie; per ricostruire la famiglia fatiscente o aiutare i giovani e formare già dalla giovinezza una famiglia cristiana.
Non voglio dilungarmi oltre per non stancarvi ma semplicemente voglio dire che il Signore ci ha inviati in questo angolo della Terra (siamo proprio sull'equatore quindi al centro della Terra) per annunciare la Buona Notizia, che Dio non si è dimenticato di loro e della loro povertà umana e sociale, per questo ha mandato noi come poveracci in mezzo a loro per dire che con noi viene il Signore, non portiamo soldi, non costruiamo scuole o chiese ma veniamo per dire che "Dio vi ama" così come siete, nonostante i nostri peccati non si è stancato di noi, portiamo la speranza che è certezza che Gesù Crocifisso è morto ed è risorto per i nostri peccati, perciò la morte non ci spaventa, la povertà non ci distrugge perché Lui ha vinto tutto questo.
Siamo poveri in mezzo ai poveri per essere più credibili, obbedendo al mandato di Gesù: "non portate né borsa, né denaro, né vestiti, né bisacce, ma annunziate che il Regno è vicino e che Cristo viene con noi".

Abbiamo di che vivere e pagare l'affitto fino al mese di Aprile, dopo....?
Dio provvederà attraverso la vostra sensibilità e generosità, non esitate a chiedere ad amici e conoscenti che possono e vogliono vivere la "carità" dando con amore e come dice Gesù: <>. Inoltre S. Paolo dice che: <>, chi di noi non ha peccati? E' meglio scontarli qui che dopo nell'altra vita, la quaresima è il tempo propizio per combattere contro il peccato dell'avarizia. <>!
 
Come seminario riconosciuto dalla Santa Sede con decreto Vescovile firmato il 21 novembre 2012 a Roma, dobbiamo avere una contabilità chiara e trasparente secondo le normative del diritto canonico, per cui c'è un consiglio di amministrazione, oltre a quello pastorale, con un economo. Abbiamo aperto un conto bancario presso la Banca BICIG di Libreville e tramite questo conto operiamo per le necessità del Seminario, abbiamo un registro contabile tenuto dall'economo dove vengono segnate tutte le entrare e uscite, registrazione di fatture o ricevute fiscali ecc., vengono segnate anche le offerte ricevute personalmente a mano. Siamo soggetti a visite ed ispezioni da parte della Congregazione Propaganda Fidei, per cui dobbiamo vigilare che tutto sia fatto secondo le normative canoniche e pastorali della Chiesa.
Tutte le forme per aiutarci sono buone: 
 a) Versamenti al conto bancario della BICIG di Libreville, vedi allegato a questa e-mail.
 b) Pensare anche ad un'adozione a distanza di un seminarista senza una cifra o un periodo fisso, secondo quello che il Signore vi ispira, scegliendo anche il nome specifico del seminarista e così avrete notizie dirette da lui, diventerà un vostro figlioccio.
c) Con intenzioni di S.Messe perché io non ho una parrocchia e quindi non recepisco offerte di nessun genere. 
Per la curiosità, legittima, di chi vuol sapere "quanto costa un seminarista al mese"?, affinché vi possiate fare un'idea è di circa € 400,00, qui il caro vita rispetto al reddito procapite è più alto che in Europa, Libreville è al settimo posto della classifica mondiale. Ma il vero gesto di carità è quello della "vedova" del Vangelo.
Qualcuno ha detto che nella Chiesa le opere si fanno con "le promesse dei ricchi e il denaro dei poveri", è sempre stato così, però noi confidiamo che anche un ricco può entrare nel Regno di Dio se mette in pratica la Parola di Dio: <<...va vendi tutti i tuoi averi e dallo ai poveri>>, <<...ciò che avete fatto a uno di questi piccoli lo avete fatto a me>>.
 
Grazie per aver almeno letto questa lettera. Personalmente io ed i seminaristi vi assicuriamo la preghiera quotidiana nell'Eucaristia, vi saluto con la Pace di Cristo Risorto insieme ai seminaristi Pedro di Spagna , Andrea d'Italia, Domingo di Guinea Equatoriale, Landry di Costa D'Avorio, Eric di Repubblica democratica del Congo ed Emmanuel del Cameron.

Don Pietro Strano

 

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Con l’inizio dell’anno pastorale 2012/2013 ( ma il riconoscimento ufficiale è avvenuto il 21 novembre 2012 presso la Santa Sede con Decreto Arcivescovile ) è stato eretto il nuovo seminario Redentoris Mater presso la Diocesi africana di Libreville completando così la nuova opera di evangelizzazione in quell’angolo di Africa che è il Gabon.

Dopo vari “segni” che il Signore ha permesso, – è importante leggere nella storia con discernimento ndr, – è iniziata a delinearsi la volontà di Dio circa la nuova evangelizzazione in Gabon, grazie al Cammino Neocatecumenale. All’inizio si pensava che l’Africa non fosse pronta per la Missio ad Gentes, ma poi durante una delle ultime convivenze degli iniziatori del cammino, – Kiko Arguello, Padre Mario Pezzi e Carmen Hernandez,  con gli itineranti a Porto San Giorgio, si è deciso di avviare la prima Missio in Africa, grazie alla disponibilità di tre famiglie e del Presbitero itinerante Don Pietro Strano, e così nel mese di gennaio 2012 in occasione dell’approvazione delle Liturgie del Cammino, Benedetto XVI ha inviato l’equipe, consegnando la croce al presbitero.Successivamente pur sempre nella precarietà più assoluta, perchè come scrive S.Paolo ai Corinzi, “affinchè appaia che questa straordinaria potenza appartiene a Dio, e non viene da noi. In tutto siamo tribolati ma non schiacciati….”, le famiglie in missione hanno trovato sistemazione nel quartiere di Angondje, zona individuata dall’Arcivescovo di Libreville Mons. Basile M.vè Engone.

Successivamente il 15 settembre 2012 il Signore ha permesso che nascesse anche un nuovo seminario Redentoris Mater in Gabon, e gli iniziatori del cammino hanno chiesto a Don Pietro Strano di svolgere il servizio di Rettore essendo stato donato “fidei donum” alla Diocesi di Libreville. La patrona del Seminario Santa Caterina Laboure ( ogni Seminario e Missio ad Gentes hanno un Santo patrono che li accompagna e protegge nell’opera evangelizzatrice ), ha anch’essa partecipato a spianare le vie e dopo varie fatiche e travagli il seminario ha trovato la propria sede in una piccola villa, con quattro camere da letto, quattro servizi, un salone che fa da cappella per il seminario e sala delle celebrazioni per la comunità della Missio, più sala da pranzo, cucina e cortile con posto macchina e piccolissimo giardino.

Attualmente i seminaristi sono sei di altrettante nazionalità, Cameroun, Guinea equatoriale, Costa d’Avorio, Congo, Italia e Spagna. Hanno un buon spirito e si adattano a tutte le difficoltà, i pionieri sono sempre i più forti e più provati , ma a loro Dio concede grazie particolari. Non si lamentano del clima caldo umido o delle scomodità ma con zelo vivono la vita di preghiera e di comunione fraterna. Tre di questi seminaristi sono già in teologia e tre stanno imparando il francese per iniziare il prossimo anno la filosofia.

Come tutti i seminari Redemptoris Mater (95 in tutto  il mondo) vivono nella più assoluta precarietà affinché si possa sperimentare che Dio è Provvidenza e non lascia mancare il necessario. Ma è anche vero che questa provvidenza si concretizza attraverso la carità dei fratelli che hanno a cuore la Nuova Evangelizzazione la quale permetterà grazie alla formazione di nuovo clero disposto a perdere la vita per amore al Vangelo, soprattutto amore alla “pecora perduta”, a chi è ferito nello spirito, distrutto dai fallimenti della vita o scandalizzato dalla sofferenza della Croce e a chi si è allontanato dalla Chiesa per svariati motivi. Aiutare a formare sacerdoti che abbiano un forte spirito missionario per andare in quelle parti del mondo dove la Chiesa Cattolica non è presente, completamente in mezzo ai pagani che non conoscono la gioia della Buona Notizia oppure in Diocesi dove la secolarizzazione sta rendendo le chiese vuote e prive di uno spirito è opera evangelizzatrice anch’essa.

In questi posti come in ogni altra parte del mondo c’è bisogno di una Chiesa visibile ma sopratutto credibile, e le famiglie della Missio e i seminaristi sono chiamati a ciò: essere testimoni “fedeli del Vangelo”. Essi però non sono chiamati a costruire strutture mancanti (asili,scuole,ospedali ecc.. ), ma a ricostruire “l’uomo” nella sua dignità di persona umana; dignità distrutta dal peccato che è conseguenza della non conoscenza della Verità, della bellezza e della gioia che il Vangelo porta con sé e dà a chi lo accoglie; per ricostruire la famiglia fatiscente o aiutare i giovani e formare già dalla giovinezza una famiglia cristiana.

Essi annunciano il kerigma e cioè che “Dio ci ama” così come siamo, nonostante i nostri peccati e non si è stancato di noi, portiamo la speranza che è certezza che Gesù Crocifisso è morto ed è risorto per i nostri peccati, perciò la morte non ci spaventa, la povertà non ci distrugge perché Lui ha vinto tutto questo. Sono poveri in mezzo ai poveri per essere più credibili, obbedendo al mandato di Gesù: “non portate né borsa, né denaro, né vestiti, né bisacce, ma annunziate che il Regno è vicino e che Cristo viene con noi”. Ecco l’opera del Signore una meraviglia ai nostri occhi!

GABRIELE SAVOCA

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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