Seminari
Diocesani Missionari "Redemptoris Mater"
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Seminario Diocesano Missionario
Redemptoris Mater
Takamatsu
(Giappone) |
In silenzio tra i santi, una vita spesa per il Vangelo in Giappone
Ricordo
di Mons. Joseph Fukahori
liberamente
tratto da
http://segnideitempi.blogspot.com/2009/08/blog-post.html
Ha
lasciato questo mondo in silenzio, l'umile e semplice silenzio cha ha
caratterizzato il suo più che ventennale ministero di Pastore a
Takamatsu, Giappone. Mons. Joseph Fukahori, 84 anni, è scomparso il 24
settembre 2009 accolto dalla tenerezza della Vergine della Mercede.
Domenica 29 settembre si celebreranno i funerali nella Cattedrale di
Takamatsu.
Non più di un paio di giorni prima di morire, come risvegliandosi
miracolosamente da un prolungato torpore, ha salutato un gruppo di
trenta ragazzi e giovanissimi della sua Diocesi che si erano recati al
suo capezzale persuasi di rendere visita ad un santo. E' stato come se
avesse voluto passare il testimone di una vita spesa per il Vangelo e
per la Chiesa a quel grappolo di ragazzi che aveva battezzato e formato
nella fede. Come accadde per Giovanni Paolo II, sono stati ancora i
giovani, la speranza di una Chiesa che sempre si rinnova, ad essere
testimoni della nascita al cielo di un santo. Per loro sono state le
ultime energie di Mons. Fukahori, le stesse che, intrise di zelo
apostolico, hanno guidato con spirito profetico la più piccola Diocesi
del Giappone.
Takamatsu infatti, come già fu per Betlemme che, pur essendo piccola e
sperduta vide la nascita del Messia, piccola diocesi e con un futuro
senza presbiteri da far tremare i polsi, ha visto nascere
miracolosamente circa venti anni fa, per la ferma volontà del suo
Vescovo e l'altrettanto deciso incoraggiamento del Servo di Dio Giovanni
Paolo II, il Seminario Diocesano Internazionale Redemptoris Mater per
l'evangelizzazione del Giappone e dell'Asia. Senza fondi e con la sola
certezza della presenza costante della Provvidenza, in esso sono stati
formati trenta presbiteri, tra cui diversi giapponesi, che attualmente
lavorano in Giappone, in Asia ed in diverse parti del mondo. Oggi, a
distanza di venti anni, si può constatare quanto profetica fu la scelta
di Mons. Fukahori: in quasi tutte le diocesi del Giappone infatti si
stanno accogliendo seminaristi provenienti da diversi Paesi dell'Asia
per far fronte alla terribile scarsità di vocazioni.
Accanto al Seminario Mons. Fukahori diede impulso alla Nuova
Evangelizzazione nella sua diocesi chiamando diverse "Famiglie in
missione" del Cammino Neocatecumenale che, da tanti anni ormai, stanno
perdendo la vita con i loro numerosi figli. Attraverso di loro
moltissimi giapponesi hanno avuto la Grazia di conoscere il Signore,
nelle scuole, nei posti di lavoro e nei diversi ambiti della vita
quotidiana.
Un nuovo Popolo Santo che fosse luce, sale e lievito nel Giappone
contemporaneo, questa fu l'intuizione di Mons. Fukahori, che nella sua
esperienza personale aveva visto la guerra, la precarietà del dopoguerra
e si era bene presto reso conto dell'abbagliante e vana prosperità cui
era giunto il Giappone. Un'economia capace di saziare forse la carne, ma
di lasciare sempre più vuoto lo spirito; i suicidi e l'alcool con le
loro tragiche percentuali di morte come una guerra nucleare testimoniano
l'urgenza di un'evangelizzazione che raggiunga ogni giapponese con la
Buona Notizia del Vangelo. Egli infatti comprese che la vera sfida
dell'evangelizzazione nell'Asia era quella di presentare una comunità
cristiana che desse i segni di una fede adulta, l'amore al di là della
morte e l'unità al di là di ogni barriera culturale, di razza e di ceto.
In un continente secolarizzato ma ancora profondamente religioso non
sono necessari altri templi da affiancare a quelli già numerosissimi; è
urgente e e irrinunciabile che appaia Cristo vivo e risorto dalla morte
nella quotidiana esistenza del suo corpo che è la Chiesa. Senza timore
di andare controcorrente e di essere un segno di contraddizione capace
di far riflettere e di attirare, come fu per la Chiesa primitiva, i non
cristiani in un desiderio di vivere come i cristiani, in un'esistenza
rinnovata, riconciliata e salvata. Per questa Chiesa ha vissuto Mons.
Fukahori, e così, tutto ha fatto per il Vangelo.
Il Giappone è una terra difficile, quasi impermeabile, apparentemente
interessato ad ogni novità ma anche profondamente attaccato alle proprie
tradizioni e da esse irremovibile. Non è impresa facile seminare il
Vangelo. Occorre credibilità, una testimonianza reale, che il seme muoia
per penetrare in profondità e non resti solo, ma porti un frutto che
rimanga. Le sofferenze e le difficoltà che ha vissuto Mons. Fukahori
dovute alla carica profetica delle sue scelte spesso non comprese e
spesso avversate lo hanno reso proprio un piccolo seme gettato in terra.
La sua totale dedizione alla Chiesa e il suo amore senza limiti che lo
ha sempre fatto sorridente e pieno di pace anche nei momenti più
difficili, i suoi silenzi pieni di misericordia, hanno irrorato di uno
specialissimo sangue, quello di un martirio spirituale, questa terra
cosi aspra.
Le orme imporporate dall'amore genuino con il quale Mons. Fukahori ha
governato la Diocesi e ha poi accolto la volontà di Dio che lo ha
condotto per cammini di amara solitudine, sono l'eredità più grande che
lascia alla diocesi di Takamatsu e alla Chiesa intera del Giappone. Solo
questo amore sino alla fine potrà evangelizzare il Giappone; solo la
presenza viva di Cristo e del suo Mistero Pasquale può condurre al Cielo
questa generazione. E' Gesù infatti che ogni giapponese attende nella
sua vita. Mons. Fukahori ci ha mostrato la via dischiudendoci nella sua
vita il cammino alla vera evangelizzazione
CAMINEO.INFO .- immagine di un seminario
Redemptoris Mater |
Benedetto XVI 'salvare' il Seminario "Redemptoris
Mater" in Giappone
José Luis Turiel
21-10-2008
tradotto da
camineo.com
|
CAMINEO.INFO
Takamatsu/JAPÓN.- Benedetto XVI è intervenuto per
risolvere la controversia con la conferenza episcopale
giapponese, diventando il seminario diocesano 'Redemptoris
Mater' alla Pontificia.
Benedetto XVI ha deciso di convertire il Pontificio Seminario "Redemptoris
Mater" che il Cammino Neocatecumenale ha giapponese nella
diocesi della Diocesi di Takamatsu per oltre un decennio. Così
il papa garantisce la continuità del seminario, pertanto non è
più dipendono dal vescovo diocesano e e diventa un seminario
guidato da Roma.
La decisione del Santo Padre è stato accolto con favore dalla
comunità Neocatechumenal del Giappone, in particolare nella
diocesi di Takamatsu, che si trova 520 chilometri a sud-est di
Tokyo, e che ha una minoranza di circa 5.000 cattolici. Il che
ha preceduto l'attuale vescovo, monsignor Fukahori, ha deciso di
ospitare il seminario del Cammino Neocatecumenale e le prime
famiglie che sono arrivati da Spagna e Italia quasi venti anni
fa su iniziativa di vari prelati. Tuttavia, l'attuale
vescovo, il salesiano Francis Xavier Osamu Mizobe, ha deciso di
chiudere la causa di un grave conflitto con il Vaticano che
trapelate nel corso delle varie riunioni della Conferenza
Episcopale del Giappone, con il suo presidente al timone,
l'Arcivescovo Monsignor Okada di Tokyo, con i rappresentanti di
alcuni dicasteri vaticani responsabili di missioni e di
formazione presbiterale
Durante la visita "ad limina" che ha avuto luogo lo scorso
dicembre, i giapponesi i vescovi hanno espresso la loro
preoccupazione non solo per il Papa, ma i responsabili della
Congregazione per l'Evangelizzazione dei Popoli, a capo dei
quali è il cardinale Ivan Dias di India. La conferenza dei
vescovi giapponese ha voluto capire il Papa al Cammino
Neocatecumenale divisa la diocesi, e che il seminario 'Redemptoris
Mater' di Takamatsu, canonicamente eretto nel suo tempo con
l'approvazione della Santa Sede, è stata una 'minaccia' per il
Giappone .
Ma Benedetto XVI non ha ceduto alle pressioni da parte dei
vescovi, che in cinque mesi hanno trasformato per tre volte fino
a Roma per annientare l'evangelizzazione della comunità
Neocatechumenal in Giappone.
Papale decisione è un chiaro e definitivo il supporto per il
Cammino Neocatecumenale, definitivamente adottato dalla Santa
Sede nel giugno scorso come un 'cammino di educazione
cattolica,' che sorpreso per aver respinto una decisione da
parte della Conferenza Episcopale del Giappone, il quale ultimo
Maggio ha inviato, in extremis, una delegazione di quattro
vescovi a Roma per convincere il Papa 'grave problema' che a suo
parere significa la via e il suo seminario nella diocesi di
Takamatsu.
Chiesto se il Vaticano capire bene la questione, l'Arcivescovo
ha detto Okada nel maggio scorso: 'C'è ancora un divario tra
noi', ma la situazione sta migliorando ", aggiungendo che aveva
servito un lungo respiro del modo in cui il Papa Avevo sentito.
Papale decisione deve ora essere osservate dai giapponesi
vescovi, la cui risposta oficial
todavía no se ha producido. Funzionario non ha ancora
avuto luogo.
Il seminario, che è stato spostato a Roma, sarà il Rettore
emerito di Oita vescovo, monsignor Takaaki Hirayama. Ma
l'edificio manterrà l'attuale seminario Takamatsu.
. Dando lo status del
Pontificio al seminario, lo stesso accade a dipendere
direttamente da Roma, anche se continuerà a ricevere il
Neocatechumenal seminaristi, come succede con il resto dei 74
seminari "Redemptoris Mater" diffuso in tutto il mondo in base
alle disposizioni della Chiesa cattolica.
La decisione si chiude una controversia parecchi mesi fa, che è
stata sfruttata da alcuni critici che dubitavano l'adeguatezza
della formazione e il carisma del Cammino Neocatecumenale
evangelista, come il Santo Padre Benedetto XVI ha adottato non
solo contro la prognosi e praticamente senza modifiche allo
Statuto, ma ha anche invitato Kiko Arguello, l'iniziatore di
esso, ad intervenire nel recente Sinodo dei Vescovi sulla Parola
di Dio. |
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